integrale 1989 - IL RESTAURO
Come per tutte le auto storiche o "youngtimer" di valore commerciale "relativo", chi affronta il restauro di una Prisma (che sia essa 4WD-integrale o meno) deve essere cosciente che la spesa sarà maggiore (o anche. molto maggiore!) del valore dell'auto: ricambi e manodopera costano, e un lavoro ben fatto, i cui risultati durino nel tempo, ha il suo sacrosanto prezzo.
Una volta iniziato il lavoro possono esserci "sorprese" a cui dover fare fronte: l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
In questo caso, il restauro è consistito in un lavoro molto approfondito, sia per la meccanica - totalmente smontata, ripulita e in parte revisionata - che per la carrozzeria - con sostituzione di intere parti compromesse dalla corrosione, quali parafanghi anteriori, sottoporta ad entrambi i lati, traversa anteriore, portiere posteriori, e della culla differenziale posteriore rovinata per colpi ricevuti.
A consuntivo, la carrozzeria (smontaggio, lattoneria, verniciatura, rimontaggio) ha richiesto 140 ore di lavoro; la meccanica ad oggi (maggio 2021) 80 ore, senza contare le ore impiegate in tutti i lavori precedenti.
Il costo totale per il restauro di questa Prisma integrale - sommando tempo di lavoro e ricambi - si attesta quindi sui 22.000 euro.
RICAMBI
Tutte le parti di carrozzeria e buona parte degli interni della Prisma 4WD e integrale sono comuni con le Prisma seconda serie "normali", parzialmente anche con le Delta, e tutt'oggi facilmente reperibili: in alcuni casi si trovano ancora fondi di magazzino originali Lancia, e ci sono talvolta ricambi ancora normalmente a catalogo (come ad esempio tutta la linea di scarico).
Aver accumulato nel tempo dei ricambi, come ho fatto insieme ad altri amici in tempi passati, è stato a questo scopo molto utile..
I ricambi specifici della Prisma integrale, spesso in comune con la Delta HF 4WD - integrale, sono (a volte oltremodo) costosi per via del nome che portano e/o rari di per sé: ad esempio, la mascherina coi "buchi" per il passaggio dei tergifari, i proiettori anteriori coi "baffi" di fine corsa dei tergifari, le scritte da applicare sulle minigonne e sulla mascherina, sono specifici per la Prisma e oggi quasi introvabili.
La ruotina di scorta e il relativo fermo sono comuni alle Delta integrali e pure divenuti merce rara. Il fermo in sé viene, in alcuni casi, proposto a prezzi da gioielleria, proprio per la specificità rispetto al modello e la rarità; nel mio caso ho avuto la fortuna di recuperarlo da un'altra Prisma (una 4WD che, coincidenza, girava proprio dalle mie parti), il cui nome ha fatto la differenza.
Il fodero della ruota di scorta si trova invece nuovo, riprodotto.
I sedili, in Alcantara, è bene che siano in ordine. L'Alcantara è tanto bello quanto delicato, e ripristinare sedili logori potrebbe non essere impresa facile.
La meccanica è robusta, e il comparto della trazione integrale è pure in larga parte comune alla Delta.
Il motore, 2.0 i.e. aspirato, poco si prestava agli strapazzi e alle modifiche spesso riservati alle Delta, dotate del turbo. Non è raro imbattersi in 4WD o integrale con oltre 200.000 km.
Sotto, si può trovare parecchia ruggine, e l'auto, se usata in condizioni severe, può aver preso dei colpi. Punti classici della ruggine sono la base del parabrezza, gli angoli delle portiere, i parafanghi, i passaruota posteriori, i sottoporta. Questi, nascosti dalle minigonne, sono in genere particolarmente cagionevoli.
Va fatta attenzione ai tiranti eventualmente storti e alla culla del differenziale posteriore., pure soggetta a colpi e corrosione.
LA MIA PRISMA INTEGRALE
Il caso della mia Prisma integrale, immatricolata nel febbraio 1989 e acquistata da me in provincia di Treviso nel 2019, è caratterizzato da una base relativamente buona di interni (sporchi ma perfetti) e motore (67000 km), meno buona dal punto di vista della carrozzeria, che presentava ruggine, rivista parzialmente in interventi passati, oltre a bozze qua e là - notevole quella sul tetto - e graffi vari, chiare tracce di un uso via via meno attento.
La decisione per questo esemplare in particolare è stata presa in seguito al prezzo di acquisto, relativamente basso rispetto ad altri esemplari sul mercato (le altre tre inserzionate al tempo erano proposte rispettivamente a 8500, 9000 e 12000 euro), agli interni sporchi ma completi e senza tracce di usura e alla relativa completezza dell'auto, mancante solo di alcuni dettagli che sono stati tutti reperiti.
E' un'auto che ha vissuto 30 anni in campagna, ed è stata usata anche in maniera piuttosto severa, con le conseguenze del caso.
Sottoscocca, si è trovata la culla del differenziale crepata e storta, probabilmente in seguito a un colpo preso che ha coinvolto anche altre parti, pure storte.
La prima fase dopo l'acquisto (maggio - agosto 2019) ha riguardato la parziale revisione dell'impianto frenante, con sostituzione di dischi, pastiglie e tubi, la rigenerazione dei cerchi in lega, una prima igienizzazione degli interni, la sistemazione del serbatoio con relative tubazioni e giunti, la sostituzione degli pneumatici, del terminale di scarico e del motorino di avviamento.
Il restauro propriamente detto è iniziato nel febbraio 2020, appena prima della "tempesta" covid: rimossi motore e avantreno, con l'intenzione di procedere per gradi, sono emersi grossi problemi di corrosione che non potevano essere tralasciati. Si è quindi deciso di procedere subito in maniera definitiva.
Rimasta in officina la parte anteriore della meccanica, l'auto è andata in carrozzeria per la prima fase dei lavori.
Il motore, il cambio e i differenziali sono stati puliti, sostituite tutte le cinghie, le guarnizioni, come anche il collettore e la parte centrale di scarico. Tutte le parti in metallo sono state pulite e riverniciate, dove del caso. Le pinze dei freni - ultimo componente da rivedere dell'impianto frenante. - sono state revisionate.
In carrozzeria sono stati sostituiti entrambi i sottoporta, la traversa anteriore e i parafanghi anteriori, ricostruiti due supporti logorati dalla ruggine, ripristinati i parafanghi posteriori. In una seconda fase, sostituite le porte posteriori con una coppia in condizioni migliori ed eliminata ogni traccia di ruggine. L'auto è stata infine totalmente riverniciata. E' stato inoltre rimosso il gancio di traino.
Nel tempo ho reperito i seguenti ricambi:: ruotino di scorta e relativo fermo, fodero dello stesso (riprodotto), una coppia di minigonne, le scritte laterali "integrale" (riprodotte), un blocco check - pulsante blocco differenziale, un set attrezzi completo, una mascherina "coi buchi" completa di scritta, una coppia di proiettori anteriori con i "baffi" per i tergifari, uno specchietto destro, una coppia di stemmi per i montanti centrali (riprodotti).
Il 24 aprile 2021 l'auto è tornata in officina per il montaggio del terminale di scarico, delle ruote e di alcuni particolari e la messa a punto finale.. La fase di carrozzeria è conclusa. Dopo gli ultimi controlli in officina, il 12 maggio 2021 la Prisma è tornata su strada, ha superato la revisione periodica e il 13 maggio mi è stata consegnata..
Ci sono alcuni dettagli ancora da sistemare (piccole noie elettriche e dettagli estetici che vorrei perfezionare): a parte questo, la macchina è a posto e ha percorso un migliaio di km senza problemi.
Il 31 maggio è stata sottoposta al controllo per l'iscrizione al Registro Storico Lancia, richiesta che è stata approvata.
Sono in attesa di ricevere la documentazione e la placca che farà bella mostra di sé sulla calandra.
Una volta iniziato il lavoro possono esserci "sorprese" a cui dover fare fronte: l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
In questo caso, il restauro è consistito in un lavoro molto approfondito, sia per la meccanica - totalmente smontata, ripulita e in parte revisionata - che per la carrozzeria - con sostituzione di intere parti compromesse dalla corrosione, quali parafanghi anteriori, sottoporta ad entrambi i lati, traversa anteriore, portiere posteriori, e della culla differenziale posteriore rovinata per colpi ricevuti.
A consuntivo, la carrozzeria (smontaggio, lattoneria, verniciatura, rimontaggio) ha richiesto 140 ore di lavoro; la meccanica ad oggi (maggio 2021) 80 ore, senza contare le ore impiegate in tutti i lavori precedenti.
Il costo totale per il restauro di questa Prisma integrale - sommando tempo di lavoro e ricambi - si attesta quindi sui 22.000 euro.
RICAMBI
Tutte le parti di carrozzeria e buona parte degli interni della Prisma 4WD e integrale sono comuni con le Prisma seconda serie "normali", parzialmente anche con le Delta, e tutt'oggi facilmente reperibili: in alcuni casi si trovano ancora fondi di magazzino originali Lancia, e ci sono talvolta ricambi ancora normalmente a catalogo (come ad esempio tutta la linea di scarico).
Aver accumulato nel tempo dei ricambi, come ho fatto insieme ad altri amici in tempi passati, è stato a questo scopo molto utile..
I ricambi specifici della Prisma integrale, spesso in comune con la Delta HF 4WD - integrale, sono (a volte oltremodo) costosi per via del nome che portano e/o rari di per sé: ad esempio, la mascherina coi "buchi" per il passaggio dei tergifari, i proiettori anteriori coi "baffi" di fine corsa dei tergifari, le scritte da applicare sulle minigonne e sulla mascherina, sono specifici per la Prisma e oggi quasi introvabili.
La ruotina di scorta e il relativo fermo sono comuni alle Delta integrali e pure divenuti merce rara. Il fermo in sé viene, in alcuni casi, proposto a prezzi da gioielleria, proprio per la specificità rispetto al modello e la rarità; nel mio caso ho avuto la fortuna di recuperarlo da un'altra Prisma (una 4WD che, coincidenza, girava proprio dalle mie parti), il cui nome ha fatto la differenza.
Il fodero della ruota di scorta si trova invece nuovo, riprodotto.
I sedili, in Alcantara, è bene che siano in ordine. L'Alcantara è tanto bello quanto delicato, e ripristinare sedili logori potrebbe non essere impresa facile.
La meccanica è robusta, e il comparto della trazione integrale è pure in larga parte comune alla Delta.
Il motore, 2.0 i.e. aspirato, poco si prestava agli strapazzi e alle modifiche spesso riservati alle Delta, dotate del turbo. Non è raro imbattersi in 4WD o integrale con oltre 200.000 km.
Sotto, si può trovare parecchia ruggine, e l'auto, se usata in condizioni severe, può aver preso dei colpi. Punti classici della ruggine sono la base del parabrezza, gli angoli delle portiere, i parafanghi, i passaruota posteriori, i sottoporta. Questi, nascosti dalle minigonne, sono in genere particolarmente cagionevoli.
Va fatta attenzione ai tiranti eventualmente storti e alla culla del differenziale posteriore., pure soggetta a colpi e corrosione.
LA MIA PRISMA INTEGRALE
Il caso della mia Prisma integrale, immatricolata nel febbraio 1989 e acquistata da me in provincia di Treviso nel 2019, è caratterizzato da una base relativamente buona di interni (sporchi ma perfetti) e motore (67000 km), meno buona dal punto di vista della carrozzeria, che presentava ruggine, rivista parzialmente in interventi passati, oltre a bozze qua e là - notevole quella sul tetto - e graffi vari, chiare tracce di un uso via via meno attento.
La decisione per questo esemplare in particolare è stata presa in seguito al prezzo di acquisto, relativamente basso rispetto ad altri esemplari sul mercato (le altre tre inserzionate al tempo erano proposte rispettivamente a 8500, 9000 e 12000 euro), agli interni sporchi ma completi e senza tracce di usura e alla relativa completezza dell'auto, mancante solo di alcuni dettagli che sono stati tutti reperiti.
E' un'auto che ha vissuto 30 anni in campagna, ed è stata usata anche in maniera piuttosto severa, con le conseguenze del caso.
Sottoscocca, si è trovata la culla del differenziale crepata e storta, probabilmente in seguito a un colpo preso che ha coinvolto anche altre parti, pure storte.
La prima fase dopo l'acquisto (maggio - agosto 2019) ha riguardato la parziale revisione dell'impianto frenante, con sostituzione di dischi, pastiglie e tubi, la rigenerazione dei cerchi in lega, una prima igienizzazione degli interni, la sistemazione del serbatoio con relative tubazioni e giunti, la sostituzione degli pneumatici, del terminale di scarico e del motorino di avviamento.
Il restauro propriamente detto è iniziato nel febbraio 2020, appena prima della "tempesta" covid: rimossi motore e avantreno, con l'intenzione di procedere per gradi, sono emersi grossi problemi di corrosione che non potevano essere tralasciati. Si è quindi deciso di procedere subito in maniera definitiva.
Rimasta in officina la parte anteriore della meccanica, l'auto è andata in carrozzeria per la prima fase dei lavori.
Il motore, il cambio e i differenziali sono stati puliti, sostituite tutte le cinghie, le guarnizioni, come anche il collettore e la parte centrale di scarico. Tutte le parti in metallo sono state pulite e riverniciate, dove del caso. Le pinze dei freni - ultimo componente da rivedere dell'impianto frenante. - sono state revisionate.
In carrozzeria sono stati sostituiti entrambi i sottoporta, la traversa anteriore e i parafanghi anteriori, ricostruiti due supporti logorati dalla ruggine, ripristinati i parafanghi posteriori. In una seconda fase, sostituite le porte posteriori con una coppia in condizioni migliori ed eliminata ogni traccia di ruggine. L'auto è stata infine totalmente riverniciata. E' stato inoltre rimosso il gancio di traino.
Nel tempo ho reperito i seguenti ricambi:: ruotino di scorta e relativo fermo, fodero dello stesso (riprodotto), una coppia di minigonne, le scritte laterali "integrale" (riprodotte), un blocco check - pulsante blocco differenziale, un set attrezzi completo, una mascherina "coi buchi" completa di scritta, una coppia di proiettori anteriori con i "baffi" per i tergifari, uno specchietto destro, una coppia di stemmi per i montanti centrali (riprodotti).
Il 24 aprile 2021 l'auto è tornata in officina per il montaggio del terminale di scarico, delle ruote e di alcuni particolari e la messa a punto finale.. La fase di carrozzeria è conclusa. Dopo gli ultimi controlli in officina, il 12 maggio 2021 la Prisma è tornata su strada, ha superato la revisione periodica e il 13 maggio mi è stata consegnata..
Ci sono alcuni dettagli ancora da sistemare (piccole noie elettriche e dettagli estetici che vorrei perfezionare): a parte questo, la macchina è a posto e ha percorso un migliaio di km senza problemi.
Il 31 maggio è stata sottoposta al controllo per l'iscrizione al Registro Storico Lancia, richiesta che è stata approvata.
Sono in attesa di ricevere la documentazione e la placca che farà bella mostra di sé sulla calandra.
DALL' ACQUISTO... IN POI
LAVORI DI CARROZZERIA
LAVORI DI MECCANICA
CONSEGNA A FINE LAVORI
Nelle foto compaiono i due "artefici" principali di questa ingente mole di lavori: Cristian dell'officina Todeschini di Gemonio (VA) e Patrizio della carrozzeria Romana di Brebbia (VA).