PERCHE' COMPRARE UNA PRISMA NEL 2023: guida all' acquisto
Oggi la Prisma è a tutti gli effetti un'auto di interesse storico e collezionistico: le più anziane sono sulla soglia del 40 anni di età, mentre anche le più recenti hanno ormai passato ampiamente i 30 e si avviano (2024) verso i 35 anni di età..
E' chiaro che valutare la Prisma per un acquisto richieda attenzione su alcune caratteristiche che l'auto dovrebbe avere, un minimo di conoscenza del modello e di come dovrebbe essere allestito..
Nella selezione di una Prisma serve a mio parere porsi qualche domanda:
- vale la pena aggiungere una Prisma alla propria collezione?
Diamine, chiederlo a noi è come chiedere all'oste se il vino è buono!
Di certo è una Lancia a tutti gli effetti: un modello che ha avuto all'epoca un grande successo (quasi 400.000 esemplari venduti in 7 anni!) e ha significato una svolta per la Casa (le versioni diesel e a trazione integrale furono una prima assoluta).
Ha fatto parte del trinomio vincente Delta - Prisma - Thema, che negli anni '80 ha segnato tutta un'epoca e uno stile di vita; insieme a Delta 4WD - integrale e Y10 4WD ha coperto una intera gamma di auto raffinate a trazione integrale (permanente Delta e Prisma, inseribile Y10).
Ha prestazioni che la rendono adatta a viaggiare anche oggi, ha un comportamento su strada sicuro, è comoda e spaziosa anche per una famiglia di 4 persone.
Ha una linea molto personale ma sempre sobria, con interni ben rifiniti.
- che uso voglio farne?
Vista l'età, la Prisma è ormai lontana dal concetto "moderno" di uso quotidiano: dato per scontato che ognuno fa uso delle proprie cose come meglio crede, e che esemplari in uso quotidiano ci sono e resistono, è il caso di iniziare a preservarla come storica, evitando di strapazzarla.
Determinati ricambi iniziano ad essere difficili da reperire, quindi un guasto o un incidente possono mettere in difficoltà, con attese anche lunghe per un ripristino. Va inoltre ricordato che la Prisma è un'auto soggetta a corrosione in diversi punti "classici": utilizzarla intensamente significa favorire anche la ruggine, per quanta cura si possa averne.
Un'altra considerazione va fatta sulla sicurezza: la Prisma è un'auto che per la sua epoca ha ottime prestazioni ed è ben costruita, ma la concezione resta quella dei primi anni '80, ovvero di ormai 40 anni fa (la genesi è quella della Delta, concepita ancora negli anni '70). Anche per questa ragione, è decisamente meglio viaggiare quotidianamente su una "moderna", molto più protettiva e di riparazione e manutenzione agevole, e godersi la Prisma per puro piacere e svago.
- quale serie cerco?
Prima, intermedia e seconda serie hanno tra loro delle differenze estetiche e tecniche, e i gusti di ciascuno possono fare propendere per l'una o l'altra.
Si può dire che la prima serie sia più vicina concettualmente alla prima Delta e agli anni '70, di cui è figlia, mentre l'intermedia e la seconda diventano via via più moderne.
- quale motorizzazione?
1.3 e 1.5 sono motori tranquilli, ed è relativamente parsimonioso il 1.3; i bialbero 1.6 sono invece piuttosto brillanti, il 1.6 i.e. è, diremmo, svelto e permette di togliersi qualche soddisfazione in più. Questa è forse la motorizzazione più appetibile tra quelle a trazione anteriore.
Le versioni a gasolio - diffuse a loro tempo ma falcidiate da alte percorrenze, superbollo e rottamazioni - ricoprono oggi una nicchia che, per gli amanti del genere, può riservare ancora qualche buona possibilità di acquisto.
Le sofisticate 4WD e integrale, dotate del "grosso" 2.0 i.e., fanno storia a sè.
La manutenzione è molto semplice per 1.3 e 1.5, relativamente semplice per le 1.6, mentre diventa impegnativa per 4WD e integrale.
All'estero si possono trovare alcune Symbol (1.6 i.e. cat.) in ottime condizioni. Se si ricerca la versione particolare, potrebbero essere da considerare.
- quali accessori?
Le dotazioni della Prisma, viste con gli occhi di oggi, sono relativamente standardizzate. Alcuni accessori sono delle vere "chicche", altri decisamente più comuni.
Le versioni base sono molto semplici, tanto che hanno gli alzavetro manuali anche anteriori e alcune di esse si trovano prive del control system (ufficialmente un accessorio, del quale il più delle volte l'auto era comunque dotata).
Poco frequenti gli alzavetri elettrici posteriori; bello e appetibile il tetto apribile, in un tempo in cui il climatizzatore era una vera rarità; pratico e non troppo diffuso il sedile posteriore ribaltabile e sdoppiato; rarissimo il trip computer; una mosca bianca il condizionatore così come l'impianto di riscaldamento / aerazione a controllo elettronico.
Rarissimi sono pure i lavatergifari, di serie su Prisma integrale e su alcune versioni estere sia 4WD che a trazione anteriore di entrambe le serie.
Di facile installazione, se desiderati, sono i fari fendinebbia e lo specchio esterno destro, oggi indispensabile ma ai tempi in opzione sulla gran parte delle versioni.
Facilmente reperibili e oggi già frequenti anche su esemplari che in origine non li montavano - tuttalpiù da rigenerare data la loro "morbidezza" e da riverniciare per una perfetta coerenza storica (spesso sono quelli scuri della Delta LX) - i cerchi in lega leggera.
Molto semplice anche installare una radio: in questo caso è consigliabile che sia coerente almeno esteticamente con l'epoca della vettura, ed evitare di bucare la carrozzeria per installare un'antenna.
E' sempre consigliato, per un'auto di uso saltuario, installare uno staccabatteria, sia per preservare la batteria stessa, sia per questioni di sicurezza durante il ricovero.
- in che condizioni?
Vista le relativa quantità delle Prisma sul mercato, è meglio cercare un esemplare già in buone condizioni di partenza, che sia tenuto bene sia internamente che per quanto riguarda la carrozzeria e la meccanica.
Non sono rari nemmeno oggi sul mercato alcuni casi con kilometraggi bassi e condizioni perfette. Esemplari troppo sfruttati, al contrario, rendono il ripristino antieconomico. Una valutazione a parte e soggettiva merita il discorso GPL / metano: molte Prisma ormai ne sono dotate anche da diversi anni, e sta all'eventuale compratore il giudizio se ciò sia un vantaggio o meno, a seconda del caso.
Diverso il discorso per versioni particolari: 4WD e integrale sono ormai molto rare e la scelta è estremamente ristretta. Anche le versioni a gasolio sono diventate di difficile reperimento..
- a che prezzo?
Il prezzo d'acquisto, come sempre, lo fa l'incontro tra domanda e offerta. Una quotazione universale non esiste e anche le riviste di settore hanno opinioni diverse da ciò che effettivamente si vede.
Oggi, per una Prisma a trazione anteriore, di qualsiasi serie, in condizioni da buone a molto buone, sembra ragionevole parlare di cifre tra i 2500 e i 3500 euro. Si può andare oltre - ma non troppo! - solo se la Prisma in questione è davvero perfetta in tutto.
Bisogna scendere invece per esemplari parzialmente da sistemare; da evitare a mio parere gli esemplari in cattive condizioni, specie se di versioni "comuni".
Per Prisma 4WD e integrale, le cifre richieste su diversi annunci degli ultimi anni vanno da un minimo di 4000 (per auto da ripristinare) fino a 10000 euro e anche oltre (non è raro imbattersi in richieste fino a 12 / 14000 euro per esemplari in buone / ottime condizioni).
Ciononostante, la quotazione attuale (novembre 2023) di Ruoteclassiche è la seguente (a scalare da sinistra, condizioni perfette - discrete - da restaurare):
PRISMA (tutte le versioni) - 3,8 - 2,5 - 1,3
PRISMA 4WD - INTEGRALE - 8,3 - 5,5 - 2,8
- vale la pena restaurare?
Anche in questo caso la risposta è soggettiva.
Economicamente, come per tutte le auto storiche "normali", il gioco non vale mai la candela. Se si vuole guadagnare, non è certo questo il modo!
Se l'auto è di famiglia e rappresenta quindi un valore affettivo, se è una versione particolarmente rara (come nel caso delle 4WD e integrale, o anche per esempio per una symbol o una turbo ds) o se davvero piace quella in particolare, può avere senso anche un restauro totale, tenendo sempre a mente che se si va "a fondo" la cosa è impegnativa, richiede tempo e competenza e può presentare difficoltà nel reperimento di alcuni ricambi.
Un completo restauro di carrozzeria e meccanica è molto costoso: prima di iniziare un percorso del genere è bene esserne coscienti.
E' chiaro che valutare la Prisma per un acquisto richieda attenzione su alcune caratteristiche che l'auto dovrebbe avere, un minimo di conoscenza del modello e di come dovrebbe essere allestito..
Nella selezione di una Prisma serve a mio parere porsi qualche domanda:
- vale la pena aggiungere una Prisma alla propria collezione?
Diamine, chiederlo a noi è come chiedere all'oste se il vino è buono!
Di certo è una Lancia a tutti gli effetti: un modello che ha avuto all'epoca un grande successo (quasi 400.000 esemplari venduti in 7 anni!) e ha significato una svolta per la Casa (le versioni diesel e a trazione integrale furono una prima assoluta).
Ha fatto parte del trinomio vincente Delta - Prisma - Thema, che negli anni '80 ha segnato tutta un'epoca e uno stile di vita; insieme a Delta 4WD - integrale e Y10 4WD ha coperto una intera gamma di auto raffinate a trazione integrale (permanente Delta e Prisma, inseribile Y10).
Ha prestazioni che la rendono adatta a viaggiare anche oggi, ha un comportamento su strada sicuro, è comoda e spaziosa anche per una famiglia di 4 persone.
Ha una linea molto personale ma sempre sobria, con interni ben rifiniti.
- che uso voglio farne?
Vista l'età, la Prisma è ormai lontana dal concetto "moderno" di uso quotidiano: dato per scontato che ognuno fa uso delle proprie cose come meglio crede, e che esemplari in uso quotidiano ci sono e resistono, è il caso di iniziare a preservarla come storica, evitando di strapazzarla.
Determinati ricambi iniziano ad essere difficili da reperire, quindi un guasto o un incidente possono mettere in difficoltà, con attese anche lunghe per un ripristino. Va inoltre ricordato che la Prisma è un'auto soggetta a corrosione in diversi punti "classici": utilizzarla intensamente significa favorire anche la ruggine, per quanta cura si possa averne.
Un'altra considerazione va fatta sulla sicurezza: la Prisma è un'auto che per la sua epoca ha ottime prestazioni ed è ben costruita, ma la concezione resta quella dei primi anni '80, ovvero di ormai 40 anni fa (la genesi è quella della Delta, concepita ancora negli anni '70). Anche per questa ragione, è decisamente meglio viaggiare quotidianamente su una "moderna", molto più protettiva e di riparazione e manutenzione agevole, e godersi la Prisma per puro piacere e svago.
- quale serie cerco?
Prima, intermedia e seconda serie hanno tra loro delle differenze estetiche e tecniche, e i gusti di ciascuno possono fare propendere per l'una o l'altra.
Si può dire che la prima serie sia più vicina concettualmente alla prima Delta e agli anni '70, di cui è figlia, mentre l'intermedia e la seconda diventano via via più moderne.
- quale motorizzazione?
1.3 e 1.5 sono motori tranquilli, ed è relativamente parsimonioso il 1.3; i bialbero 1.6 sono invece piuttosto brillanti, il 1.6 i.e. è, diremmo, svelto e permette di togliersi qualche soddisfazione in più. Questa è forse la motorizzazione più appetibile tra quelle a trazione anteriore.
Le versioni a gasolio - diffuse a loro tempo ma falcidiate da alte percorrenze, superbollo e rottamazioni - ricoprono oggi una nicchia che, per gli amanti del genere, può riservare ancora qualche buona possibilità di acquisto.
Le sofisticate 4WD e integrale, dotate del "grosso" 2.0 i.e., fanno storia a sè.
La manutenzione è molto semplice per 1.3 e 1.5, relativamente semplice per le 1.6, mentre diventa impegnativa per 4WD e integrale.
All'estero si possono trovare alcune Symbol (1.6 i.e. cat.) in ottime condizioni. Se si ricerca la versione particolare, potrebbero essere da considerare.
- quali accessori?
Le dotazioni della Prisma, viste con gli occhi di oggi, sono relativamente standardizzate. Alcuni accessori sono delle vere "chicche", altri decisamente più comuni.
Le versioni base sono molto semplici, tanto che hanno gli alzavetro manuali anche anteriori e alcune di esse si trovano prive del control system (ufficialmente un accessorio, del quale il più delle volte l'auto era comunque dotata).
Poco frequenti gli alzavetri elettrici posteriori; bello e appetibile il tetto apribile, in un tempo in cui il climatizzatore era una vera rarità; pratico e non troppo diffuso il sedile posteriore ribaltabile e sdoppiato; rarissimo il trip computer; una mosca bianca il condizionatore così come l'impianto di riscaldamento / aerazione a controllo elettronico.
Rarissimi sono pure i lavatergifari, di serie su Prisma integrale e su alcune versioni estere sia 4WD che a trazione anteriore di entrambe le serie.
Di facile installazione, se desiderati, sono i fari fendinebbia e lo specchio esterno destro, oggi indispensabile ma ai tempi in opzione sulla gran parte delle versioni.
Facilmente reperibili e oggi già frequenti anche su esemplari che in origine non li montavano - tuttalpiù da rigenerare data la loro "morbidezza" e da riverniciare per una perfetta coerenza storica (spesso sono quelli scuri della Delta LX) - i cerchi in lega leggera.
Molto semplice anche installare una radio: in questo caso è consigliabile che sia coerente almeno esteticamente con l'epoca della vettura, ed evitare di bucare la carrozzeria per installare un'antenna.
E' sempre consigliato, per un'auto di uso saltuario, installare uno staccabatteria, sia per preservare la batteria stessa, sia per questioni di sicurezza durante il ricovero.
- in che condizioni?
Vista le relativa quantità delle Prisma sul mercato, è meglio cercare un esemplare già in buone condizioni di partenza, che sia tenuto bene sia internamente che per quanto riguarda la carrozzeria e la meccanica.
Non sono rari nemmeno oggi sul mercato alcuni casi con kilometraggi bassi e condizioni perfette. Esemplari troppo sfruttati, al contrario, rendono il ripristino antieconomico. Una valutazione a parte e soggettiva merita il discorso GPL / metano: molte Prisma ormai ne sono dotate anche da diversi anni, e sta all'eventuale compratore il giudizio se ciò sia un vantaggio o meno, a seconda del caso.
Diverso il discorso per versioni particolari: 4WD e integrale sono ormai molto rare e la scelta è estremamente ristretta. Anche le versioni a gasolio sono diventate di difficile reperimento..
- a che prezzo?
Il prezzo d'acquisto, come sempre, lo fa l'incontro tra domanda e offerta. Una quotazione universale non esiste e anche le riviste di settore hanno opinioni diverse da ciò che effettivamente si vede.
Oggi, per una Prisma a trazione anteriore, di qualsiasi serie, in condizioni da buone a molto buone, sembra ragionevole parlare di cifre tra i 2500 e i 3500 euro. Si può andare oltre - ma non troppo! - solo se la Prisma in questione è davvero perfetta in tutto.
Bisogna scendere invece per esemplari parzialmente da sistemare; da evitare a mio parere gli esemplari in cattive condizioni, specie se di versioni "comuni".
Per Prisma 4WD e integrale, le cifre richieste su diversi annunci degli ultimi anni vanno da un minimo di 4000 (per auto da ripristinare) fino a 10000 euro e anche oltre (non è raro imbattersi in richieste fino a 12 / 14000 euro per esemplari in buone / ottime condizioni).
Ciononostante, la quotazione attuale (novembre 2023) di Ruoteclassiche è la seguente (a scalare da sinistra, condizioni perfette - discrete - da restaurare):
PRISMA (tutte le versioni) - 3,8 - 2,5 - 1,3
PRISMA 4WD - INTEGRALE - 8,3 - 5,5 - 2,8
- vale la pena restaurare?
Anche in questo caso la risposta è soggettiva.
Economicamente, come per tutte le auto storiche "normali", il gioco non vale mai la candela. Se si vuole guadagnare, non è certo questo il modo!
Se l'auto è di famiglia e rappresenta quindi un valore affettivo, se è una versione particolarmente rara (come nel caso delle 4WD e integrale, o anche per esempio per una symbol o una turbo ds) o se davvero piace quella in particolare, può avere senso anche un restauro totale, tenendo sempre a mente che se si va "a fondo" la cosa è impegnativa, richiede tempo e competenza e può presentare difficoltà nel reperimento di alcuni ricambi.
Un completo restauro di carrozzeria e meccanica è molto costoso: prima di iniziare un percorso del genere è bene esserne coscienti.