A GRANDI LINEE
Sull'onda del successo della Delta, nata nel 1979 e eletta "Auto dell'anno" nel 1980, nel 1982 viene presentata la sua sorella a tre volumi. La PRISMA si pone in una fascia di mercato al di sotto la Beta Trevi, che nel 1984 sarà a sua volta sostituita dalla Thema.
Giugiaro, dalla cui matita è uscita la Delta, riesce a differenziare molto bene i due modelli, adattando il frontale della tre volumi allo sviluppo della coda, rendendo l'insieme molto piacevole, per quanto la coda abbia una presenza piuttosto "importante". Tale chiara differenza rispetto alla Delta rappresenta senza dubbio uno dei cardini del successo della Prisma, che sarà, negli anni a venire, molto apprezzata dal pubblico: tra il 1983 e il 1989 saranno infatti venduti qualcosa come 386.697 esemplari, dei quali: 82.818 1.300 e 1.3 67.759 1.500 e 1.5 (comprese le automatiche) 99.746 1.600 e 1.6 50.790 1.6 i.e. 38.965 diesel 42.195 turbo ds 4522 4WD - integrale. |
La produzione si divide in due serie "ufficiali", alle quali aggiungiamo la così detta "serie intermedia", che a partire dalla diesel del 1984 vede applicati progressivi cambiamenti.
- prima serie: dal 1983 al 1986
Le motorizzazioni iniziali sono 1.300, 1.500 e 1.600. Nel 1984 compare il primo diesel montato su una Lancia, con le versioni diesel e turbo ds.
Si può poi constatare la presenza di una serie "intermedia", con lievi aggiornamenti rispetto alla prima, in commercio nel 1985 e 1986, anticipati nel 1984 proprio sulla versione a gasolio.
- seconda serie: dal 1986 al 1989
Nel 1986 la gamma viene rinnovata: carrozzeria, interni e motorizzazioni subiscono un aggiornamento piuttosto consistente e vengono introdotte due nuove versioni nella fascia alta: Prisma 4WD, con il motore 2.0 i.e. da 115 cv, a trazione integrale permanente, e Prisma 1.6 i.e.
Nel 1987 la denominazione 4WD lascia il posto a "integrale", e questa versione diventa disponibile con la particolare livrea bicolore. Insieme alla Y10 4WD e alle diverse versioni della Delta, si compone così nel binomio Lancia - Autobianchi una gamma completa a trazione integrale (inseribile sulle Y10, permanente sulle Prisma e Delta, e successivamente - e purtroppo solo per un breve periodo... - anche sulla Dedra).
La denominazione dei motori perde inoltre gli "zeri", diventando 1.3, 1.5, 1.6.
Versioni speciali
Specifiche per i mercati esteri, sono state prodotte Prisma symbol, con un 1.6 i.e. depotenziato e catalizzato e interni in Alcantara, Prisma Montecarlo, sempre 1.6 con colore e cerchi specifici.
Sempre destinata ai mercati esteri è la 1.600 LX, divenuta poi 1.6 i.e. LX (catalizzata).
Esiste una Prisma dalla storia controversa: quella appartenuta a Giovanni Agnelli. Si tratta di un esemplare costruito nel 1988 (uno gemello è stato demolito. Questa particolare Prisma era in Blu Lord, con interni Alcantara, rivestimenti della plancia in pelle, motore 2.0 turbo 8v, trazione integrale, targhetta identificativa della Prisma 1.3. Dopo il 2009 è stata riverniciata in rosso e posta in vendita. Di essa non vi sono al momento tracce recenti.
- prima serie: dal 1983 al 1986
Le motorizzazioni iniziali sono 1.300, 1.500 e 1.600. Nel 1984 compare il primo diesel montato su una Lancia, con le versioni diesel e turbo ds.
Si può poi constatare la presenza di una serie "intermedia", con lievi aggiornamenti rispetto alla prima, in commercio nel 1985 e 1986, anticipati nel 1984 proprio sulla versione a gasolio.
- seconda serie: dal 1986 al 1989
Nel 1986 la gamma viene rinnovata: carrozzeria, interni e motorizzazioni subiscono un aggiornamento piuttosto consistente e vengono introdotte due nuove versioni nella fascia alta: Prisma 4WD, con il motore 2.0 i.e. da 115 cv, a trazione integrale permanente, e Prisma 1.6 i.e.
Nel 1987 la denominazione 4WD lascia il posto a "integrale", e questa versione diventa disponibile con la particolare livrea bicolore. Insieme alla Y10 4WD e alle diverse versioni della Delta, si compone così nel binomio Lancia - Autobianchi una gamma completa a trazione integrale (inseribile sulle Y10, permanente sulle Prisma e Delta, e successivamente - e purtroppo solo per un breve periodo... - anche sulla Dedra).
La denominazione dei motori perde inoltre gli "zeri", diventando 1.3, 1.5, 1.6.
Versioni speciali
Specifiche per i mercati esteri, sono state prodotte Prisma symbol, con un 1.6 i.e. depotenziato e catalizzato e interni in Alcantara, Prisma Montecarlo, sempre 1.6 con colore e cerchi specifici.
Sempre destinata ai mercati esteri è la 1.600 LX, divenuta poi 1.6 i.e. LX (catalizzata).
Esiste una Prisma dalla storia controversa: quella appartenuta a Giovanni Agnelli. Si tratta di un esemplare costruito nel 1988 (uno gemello è stato demolito. Questa particolare Prisma era in Blu Lord, con interni Alcantara, rivestimenti della plancia in pelle, motore 2.0 turbo 8v, trazione integrale, targhetta identificativa della Prisma 1.3. Dopo il 2009 è stata riverniciata in rosso e posta in vendita. Di essa non vi sono al momento tracce recenti.
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